Brevi note biografiche sull’autore.
Federico Falk è nato a Fiume nel 1919 da genitori di origine ungherese: il padre, dott. Giacomo, molto apprezzato medico, e la madre Gisella Reich, figlia di un noto commerciante all’ingrosso di cereali e generi coloniali. Dopo l’annessione di Fiume all’Italia, acquisirono la cittadinanza italiana. Federico frequentò le scuole italiane (elementari, Ginnasio e Liceo Scientifico) conseguendo il diploma di maturità nel 1938, quando per effetto delle leggi razziali emanate dal governo fascista gli fu preclusa la possibilità di proseguire gli studi all’Università o al Politecnico, come avrebbe desiderato.
Seguirono gli anni della guerra e anche Federico Falk subì le alterne vicende degli ebrei ivi residenti: nel giugno del 1940 nel corso di una retata disposta dal prefetto venne arrestato assieme alla quasi totalità degli ebrei maschi, ma fu rilasciato dopo due settimane di detenzione ; nell’aprile del 1941, trovandosi la città nelle retrovie del fronte contro la Jugoslavia, venne sfollato a Caprino Veronese. Rientrato a Fiume dopo tre settimane, cercò una sistemazione lavorativa e nel 1942 venne assunto quale disegnatore tecnico in un’impresa di costruzioni edili e stradali, ove rimase fino a tutto marzo del 1944, quando, per evitare la deportazione ad opera dei nazisti, la famiglia Falk abbandonò la città e trovò un rifugio in provincia di Venezia.
Dopo la guerra Federico Falk riprese gli studi all’Università di Padova , si laureò in ingegneria industriale meccanica ed iniziò la carriera professionale prima in uno stabilimento metallurgico di Padova con incarico di progettazione di impianti termici, poi a Milano quale dirigente di un ufficio tecnico-commerciale per la vendita di motori Diesel per impieghi marittimi e industriali, e infine a Roma quale progettista di impianti di condizionamento d’aria e come docente di tecnologie meccaniche e studi di fabbricazione.
Dopo il pensionamento, si dedicò per oltre quindici anni alla ricerca di documentazioni per poter ricostruire i nuclei famigliari degli ebrei residenti a Fiume e Provincia. Il lavoro è consistito sopratutto nel cercar di contattare personalmente tutti quelli che riusciva a rintracciare in Italia, in Europa, nelle Americhe , in Israele e in Australia, nel consultare documenti conservati negli Archivi di Stato di Fiume – Rijeka, e al C.D.E.C. di Milano nonché al Yad Vscem di Gerusalemme.